Dopo il sisma del 1980, per motivi di sicurezza ed incolumità pubblica si procedette alla demolizione di un fabbricato nel centro storico di Casoria. Dopo alterne vicende urbanistiche ed amministrative, grazie al cosiddetto Piano Casa della Regione Campania è stato possibile progettare la ricostruzione dell’edificio demolito. Il progetto ricostruisce il tessuto storico nella preesistente sterometria, ma ne rinnova l’immagine senza la ricerca di una inutile mimesi, anzi sottolineando rinnovamento con materiali innovativi, tesi a conseguire una costruzione in classe A++. La ricerca della dimensione storica, è reinterpretata non solo in chiave ambientale, ma anche attraverso la definizione di una nuova dimensione dell’abitare urbano che trova i propri prodomi nella Domus Romana. Il progetto infatti stretto nel tessuto denso del centro storico è costruito intorno alla rinnovata corte interna nella quale affacciano preferenzialmente le unità immobiliari.

Le consistenze edilizie e le norme urbanistiche e legislative hanno consentito di realizzare un edificio dalla volumetria complessiva di 2250mc su di un lotto di 372 mq, con otto unità immobiliari (quatto più piccole al piano Rialzato, e due al primo e secondo piano) per una superficie residenziale complessiva 1100 mq.