Lo scorso 10 Gennaio è stata pubblicata sul BURC n.2, la Legge regionale n.1 del 05/01/2011, recante le “Modifiche alla legge regionale 28 dicembre 2009, n.19 ( Misure urgenti per il rilancio dell'economia, per la riqualificazione del patrimonio esistente, per la prevenzione del rischio sismico e per la semplificazione amministrativa) e alla legge regionale 22 dicembre 2004, n.16 (Norme sul governo del territorio)”.
Dette variazioni, approvate il 21 Dicembre dal Consiglio Regionale della Campania, hanno la finalità di semplificare ed ampliare le possibilità derogatorie degli strumenti urbanistici vigenti per la realizzazione di edilizia abitativa e sociale.
Nel perseguimento dell’obbiettivo di rilancio dell’edilizia, la nuova legge sostanzialmente amplia le possibilità di intervento, consentendo incrementi volumetrici più generosi, definendo meno vincoli nei casi di sostituzione edilizia in zone agricole e consentendo la cumulabilità delle premialità previste da altre norme.
Nel contempo viene confermata,invece, l’attenzione della precedente normativa alla sostenibilità ambientale dei progetti e l’utilizzo delle tecnologie passive per l’approvigionamento energetico degli edifici.
Il risultato però è un provvedimento che non risolve i problemi della precedente normata, come dimostrano le polemiche di fatto non placate.

Riferimenti normativi in allegato:
Legge regionale n. 1 del 5 gennaio 2011 - Modifiche alla legge regionale 28 dicembre 2009, n. 9 (misure urgenti per il rilancio economico, per la riqualificazione del patrimonio esistente, per la prevenzione del rischio sismico e per la semplificazione amministrativa) e alla legge regionale 22 dicembre 2004, n. 16 (norme sul governo del territorio)" - note alla legge; testo coordinato leggi n. 19/2009 e n. 16/2004.